SOTTOLINEARE SENZA ESAGERARE!

Siamo arrivati al punto in cui abbiamo finito di leggere un paragrafo o un capitolo. A questo punto o siamo dei geni e riusciamo a memorizzare tutto e subito o ci occorre fissare i concetti fondamentali di ogni argomento. Per farlo, il modo più semplice e veloce per far risaltare i contenuti importanti è quello di sottolinearne le parole e le frasi che ci permettano di ricordarli una volta che riprenderemo il libro in mano.

Quante volte però ti è capitato di pensare “questo è importante, lo sottolineo. Ma anche questo lo è, meglio sottolinearlo. Ops, ma anche quest’altro lo è! E il punto successivo? Sono certo che è il passo saliente del concetto!” e così via, finendo col ritrovarti con la pagina interamente colorata da evidenziatori senza nemmeno una parola bianca?

Ci ho azzeccato vero? Ricorda però che non sempre vale il detto “melius abundare quam deficere”!

La cosa più sbagliata che puoi fare è quello di pensare che tutto quello che c’è sul testo abbia importanza  o la stessa importanza. Ovviamente le informazioni raccolte nel libro sono tutte interessanti, ma non tutte sono utili ai fini dell’esame. Considerando che spesso si arriva al giorno dell’interrogazione con “l’acqua alla gola”, bisogna prendere in considerazione l’idea di tralasciare quelli che sono i contenuti che poco ci interessano in considerazione del contesto in cui ci troviamo (programma d’esame).

L’ostacolo più grande che puoi riscontrare in questa attività di sottolineatura è quello di capire cosa è importante evidenziare e far risaltare all’occhio e cosa si può omettere. Qui di seguito trovi delle tecniche e dei consigli che ti faciliteranno il compito:

1 – SCHEMA GERARCHICO

L’indizio fondamentale per capire se hai sottolineato tutti i concetti fondamentali è estrapolarli dal testo e vedere se, letti solo quelli, la logica che c’è alla base dell’argomento che stai studiando rimanga coerente; in questo caso parliamo di schema gerarchico. Possiamo facilmente esplicare questa affermazione prendendo come esempio un tema molto importante nell’ambito della biologia (trattandosi di un processo risulta ancora più semplice capire se i concetti chiave sono stati estrapolati correttamente): la fotosintesi clorofilliana. Questa si divide sostanzialmente in due fasi: quella luminosa e quella di fissazione del carbonio. “Nella prima fase la luce che colpisce il cloroplasto viene utilizzata dalla molecola di clorofilla per scindere una molecola d’acqua: l’ossigeno risultante viene rilasciato nell’atmosfera, mentre l’idrogeno è incamerato da altre molecole e utilizzato nella seconda fase. Contemporaneamente gli elettroni molecolari forniscono l’energia per fabbricare l’ATP. Nella seconda fase l’idrogeno proveniente dall’acqua viene combinato con gli atomi delle molecole di anidride carbonica per formare il carboidrato glucosio mentre l’ATP fornisce l’energia necessaria alla reazione di sintesi.” Questo riassunto è stato estrapolato da un enciclopedia per ragazzi, ma ci fa capire quali siano le informazioni che proprio non possiamo omettere: se una di queste mancasse (per es. “Contemporaneamente gli elettroni molecolari forniscono l’energia per fabbricare l’ATP”) ci mancherebbe un pezzettino e probabilmente non riusciremmo a capire come avviene la reazione di sintesi che produce il carboidrato di glucosio. Sapere che per formare una molecola di glucosio sono necessarie sei molecole di acqua e sei di anidride carbonica è sicuramente importante, ma non estremamente necessario per comprendere il processo;

2 – SCHEMA CIRCOLARE

Un altro fondamentale sentore del fatto che un certo concetto sia importante è quando attorno vi ruotano altri concetti di minore importanza; possiamo parlare di schema circolare, il cui baricentro è quel concetto che proprio non può mancare. Vediamo un esempio: se stiamo studiando la rivoluzione industriale dovremo sapere i fattori scatenanti, in quali luoghi si sviluppa, quali sono i settori più coinvolti, le conseguenze economiche e sociali … Ma al principio di tutti questi concetti ci sarà la definizione del fenomeno stesso con le caratteristiche che lo contraddistinguono: “processo di industrializzazione della società che da sistema agricolo-artigianale-commerciale diviene un sistema industriale moderno; questo sistema è caratterizzato dall’uso di macchine azionate da energia meccanica e dall’utilizzo di nuove fonti energetiche (come ad esempio i combustibili fossili), con una forte componente di innovazione tecnologica.”;

3 – PAROLE CHIAVE

Come ti accennavo all’inizio dell’articolo, sottolineare tutto è come non sottolineare nulla! Bisogna fare scelte accurate ed evidenziare solo quelle che sono le parole chiave del concetto. Se poche parole non sono sufficienti, un modo per distinguere la parola chiave dal suo contorno è quella di cerchiare la singola parola chiave e sottolineare il resto, così da mantenere a colpo d’occhio una gerarchia dei contenuti; usare punti esclamativi che richiamino l’attenzione su un determinato punto può essere un ulteriore spunto per facilitare la rilettura;

4 – COLORI DIVERSI

Un altro modo per mantenere distinte le informazioni è quella di usare colori diversi a seconda che si tratti di date, nomi e quant’altro. Alcuni esempi: puoi usare colori differenti per ogni capitolo, alternare evidenziatore e matita in base all’importanza, le date possono essere addirittura evidenziate, soprattutto quelle fondamentali, le altre magari semplicemente cerchiate in matita. Senza contare che, per alcune persone, i colori accesi aiutano maggiormente a focalizzarsi sulle informazioni più importanti rispetto alla semplice matita grigia. Insomma, spazio alla creatività, perché anche quando si studia possiamo essere fantasiosi!

5 – MANTENERE L’ORDINE

Questo è … un ordine! Giochi di parole a parte, avere un libro sottolineato in modo lineare, usando un righello, mantenendo il foglio pulito, senza sbavature, è un aiuto per la nostra mente. Se ci troviamo di fronte ad una pagina caotica, infatti, l’attenzione rischia di calare, cominciamo a distrarci e la voglia di studiare diminuisce.

Da settimana prossima le strade cominciano a dividersi: c’è chi preferisce un metodo di studio un po’ più dispendioso in termini di energia, ma che permette di possedere una conoscenze estremamente approfondita degli argomenti, come chi si dedica ai riassunti, o chi preferisce concentrarsi sui concetti generali, tralasciando i dettagli, come chi si butta sulle mappe concettuali. “A ciascuno il suo!”, per citare un famoso scrittore italiano. A settimana prossima!

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