RIASSUNTI: SALVAGENTE O FLAGELLO DEGLI STUDENTI?

Come già accennato nell’articolo introduttivo sul metodo di studio, ognuno ha la propria modalità di approcciarsi ai libri. C’è chi riesce a dare un paio di letture e a ricordare il necessario, chi si costruisce delle mappe concettuali per avere una visuale a 360° degli argomenti e dei rispettivi concetti, chi ha bisogno di rielaborare in modo più approfondito i contenuti. Nessuna delle varianti appena elencate è più corretta delle altre, tutti noi siamo diversi e necessitiamo di metodologie su misura, o ancora le medesime tecniche usate per un esame non risultano in ugual misura efficaci per un altro.

Sicuramente quello di far riassunti è uno dei metodi più utilizzati, anch’io utilizzo proprio questa modalità per studiare, ma non vi nascondo che sia uno dei più dispendiosi in termini di tempo e di energia. La grande prerogativa dei riassunti è quella di aiutare nella prima fase di rielaborazione e memorizzazione dei contenuti.

Si possono fare riassunti partendo da un testo precedentemente sottolineato oppure, se il tempo stringe, si può leggere e passare direttamente alla stesura del riassunto.

Solitamente si riassume un insieme di frasi che identifica un concetto; è inefficace concentrarsi sulle singole frasi proprio perché, ai fini della conoscenze del concetto in sé, quella frase che all’inizio potrebbe sembrarti importante in realtà è totalmente inutile.

E’ consigliabile concentrarsi sull’intero paragrafo per due motivi: innanzitutto per avere una panoramica ad ampio spettro ed essere sicuri di aver compreso l’informazione nella sua totalità; in secondo luogo per rielaborare maggiormente il testo: soffermarsi su una frase sola non ci dà molte alternative di combinare sintatticamente, semanticamente e concettualmente le parole che la compongono; averne a disposizione molte aumenta di gran lunga le possibilità.

Come ti ho accennato nell’articolo su come sottolineare, una regola fondamentale è quella dell’ordine. Partendo dal presupposto che se scegli questo metodo di studio sai esattamente a quale dispendio di tempo vai incontro, devi essere consapevole che un riassunto fatto male ha il valore di un foglio bianco. La nostra mente, per memorizzare, ha bisogno di ordine: ordine mentale che deve essere costruito partendo dall’ordine del foglio.

Alcune regole importanti:

– Scrivi nella prima pagina il titolo del libro e il suo autore, possibilmente utilizzando un colore acceso e ben visibile;

Numera le pagine: regola che pare banale, ma non lo è se si utilizzano fogli volanti per i riassunti;

Scrivi sempre il titolo del capitolo o, se questo manca, scrivi “capitolo 1”, e così via; mantieni la struttura del libro, struttura che potrai superare e “distruggere” nella fase di ripetizione, quando i concetti sono ben chiari non solo sulla carta;

Usa una bella calligrafia, scegli una penna leggera da maneggiare, con un tratto deciso, che non necessita di un tuo “calcare”;

Sii costante: mantieni lo stesso entusiasmo per l’ordine dalla prima pagina all’ultima: non arrivare alla fine degenerando in tratti confusi e caotici;

Evidenzia i concetti, così come fai per sottolineare il libro; scegli colori e modalità diverse; l’unico consiglio che posso darti è quello di mantenere un filo conduttore univoco: se i nomi di personaggi importanti hai deciso di sottolinearli in arancione, prosegui in questa direzione e non utilizzare lo stesso colore per altre cose. Quando studierai saprai subito dove guardare per trovare i concetti che cerchi.

Esistono poi altri tipi di riassunti meno precisi e liberamente strutturati, che possiamo definire più schematici: gli schemi hanno quasi i medesimi benefici dei riassunti, ma accorciano i tempi proprio perché le informazioni vengono impostate in altri modi. Sono utili quando ci troviamo davanti molte definizioni, gerarchie di concetti, confronti tra informazioni.

Per ciascun concetto si identificano parole chiave o brevi frasi che riescano a darne una visuale completa; la differenze coi riassunti è che in questi la visuale viene esplicitata sulla carta, negli schemi è da rielaborare successivamente solo nella propria mente.

E tu? Usi i riassunti per studiare? Quali difficoltà riscontri e quali risultati positivi ricevi? Fammelo sapere nei commenti!

Come ho spiegato più volte, scegliere la strada dei riassunti implica l’avere tempo e la voglia di cimentarsi in questo tipo di attività; se una delle due variabili manca, meglio ripiegare su un altro metodo, altrettanto efficace a seconda di circostanze e caratteristiche personali. Ne vediamo un altro interessante settimana prossima!

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