IL METODO DI STUDIO: QUALE USARE?
Si sente sempre parlare di metodo di studio efficace, del metodo di studio corretto, del miglior modo di impostare lo studio … ma cos’è un metodo di studio? Possiamo definire “metodo” un insieme di strategie che ti permettono di fronteggiare una qualsiasi situazione nel miglior modo possibile, ottenendo risultati concreti e positivi; trattandosi di metodo di “studio”, possiamo dire che consiste in tutte quelle modalità che ti aiutano a preparare un’interrogazione, una verifica o un esame.
Imparare a studiare significa apprendere un metodo di studio, ma non un metodo qualsiasi, bensì quello più adeguato a noi. Perché ovviamente, anche e soprattutto in questo caso, è necessario creare una strategia personalizzata e personalissima. Basta credere che uno basti per tutti! Non è così. Siamo diversi, abbiamo menti diverse e traiamo beneficio dalle cose in modo diverso.
Quello di costruirsi il proprio modo di percorrere il cammino verso la meta non è uno step meccanico e istantaneo, si andrà per tentativi, attraversando strade nuove, a volte strette e pericolanti, altre individuando scorciatoie. Spesso ci vogliono anni, solitamente all’inizio delle scuole superiori si comincia a intravedere il punto di partenza, ma è solo col tempo che si riesce ad asfaltare come si deve il percorso. La cosa importante è cominciare.
Il metodo non sarà univoco, varia a seconda della materia che dobbiamo studiare: certamente preparare un esame di storia comporta un approccio molto diverso da quello che è richiesto per preparare un esame di matematica. Quindi una prima caratteristiche di un buon metodo di studio è la flessibilità: dobbiamo capire quando è il caso di deviare leggermente il percorso, allungandolo o accorciandolo: se sei abituato a fare i riassunti scorrevoli per ogni libro, ma devi studiare un libro di fisica ricco di formule, forse è il caso di optare per dei riassunti più schematici.
Per un primo approccio allo studio, ecco alcuni consigli pratici:
1- CAMBIA MENTALITA’
Per prima cosa cerca di uscire dalla mentalità che studiare sia inutile e noioso: apprendere, imparare, conoscere… questi sono i passi verso la consapevolezza che il sapere sia potere. Le armi della conoscenza e della cultura sono le più potenti che una persona possa avere, le armi che nessuno potrà mai togliergli, le armi che ci rendono degni di essere considerati appartenenti alla specie superiore;
2- DIVENTA UNO SPECIALISTA NEL TUO CAMPO
Un aiuto importante è quello di pensare allo studio non come fine a se stesso, ma come se dovessi spiegare un concetto a qualcuno o come se dovessi utilizzare ciò che apprendi travasandolo nella realtà concreta e riempiendo le azioni con quei concetti. Solitamente questo meccanismo è quello che si instaura quando lavoriamo: diventiamo specialisti nel nostro campo, che sia la medicina, la legislatura, le risorse umane… usiamo le nostre conoscenze per fare. Ovviamente è più semplice tradurre questo in realtà soprattutto quando si affronta un percorso universitario, ma non vuol dire che non si possa provare a farlo anche in tutti gli altri anni di studio;
3- STUDIA LA STRUTTURA DEL LIBRO
Per muovere i primi passi, cerca di capire com’è fatto un libro: quanti capitoli contiene, se ci sono introduzioni e conclusioni importanti e utili, osserva attentamente l’indice e leggi i titoli dei capitoli per avere una visione d’insieme degli argomenti che andrai ad affrontare;
4- SOTTOLINEA IN MODO EFFICACE
Non sottolineare tutto come un forsennato: scegli solo parole chiave, date, nomi, formule, concetti fondamentali. Utilizza soprattutto la matita per non rendere troppo caotico ciò che leggi, ma opta anche per evidenziatori, magari evitando colori forti, per parole singole che diventeranno i punti focali della seconda lettura. Quest’azione non è assolutamente obbligatoria, ma è legata al metodo prescelto: ad esempio, se studi direttamente sul libro è molto utile, ma se sei abituato a fare dei riassunti meticolosi potresti addirittura non sottolineare affatto;
5- SCEGLI LA TUA STRADA
Fare riassunti o mappe concettuali, schemi o appunti… Indipendentemente dalla tua scelta, questo passaggio è assolutamente fondamentale perché aiuta a rielaborare con parole tue ciò che stai apprendendo. Certo diventa impegnativo in termini tempistici, soprattutto se si opta per i riassunti, ma è veramente utile, senza contare che riscrivendo anche solo i concetti più importanti stai già facendo metà del lavoro, memorizzando gran parte dei contenuti;
6- PONITI DOMANDE
Lo studio è efficace quando apprendi realmente qualcosa, quando hai interesse per quello che stai facendo, quando sei curioso. E’ un azione trasversale: puoi porti domande in merito ai fatti storici, puoi interrogarti sul perché di un certo fenomeno fisico o sul come mai accadono certe cose in natura… Sii flessibile e aperto, non porti alcun limite;
7- RIPETI
Valido soprattutto se prepari un’interrogazione o un esame orale. Ripeti, ripeti, ripeti. Esporre dei concetti, soprattutto complessi, non è così semplice e immediato, occorre allenare anche le nostre capacità verbali. Senza contare che, spiegando a voce alta qualcosa, ti rendi conto se hai capito realmente quello che hai studiato.
Si possono fare tanti discorsi sul metodo di studio, ma alla fine la cosa che conta è solo una: che il metodo utilizzato sia efficace, che ci faccia padroneggiare le conoscenze in modo da rielaborarle criticamente, che ci guidi verso il risultato, verso l’apprendimento profondo e consapevole. Il metodo giusto per noi è quello che ci fa imparare nel minor tempo possibile e col minimo sforzo.
Nei prossimi articoli approfondirò meglio alcune tecniche accennate qui sopra, oltre che alcune caratteristiche proprie dello studio. E tu hai un metodo di studio consolidato o ancora stai cercando la tua strada? Confrontiamoci nei commenti!